Qualsiasi sia la ragione per la quale si ha bisogno di ottenere un finanziamento o un prestito, anche la categoria dei pensionati può ottenerlo. Questo è quanto ha stabilito il legislatore a proposito della possibilità da parte di pensionati di contrarre finanziamenti o prestiti personali che possono essere estinguibili attraverso una trattenuta diretta sulla rata della pensione. La stessa INPS ha tracciato le modalità che specificano come fare e fissato le condizioni che un pensionato deve avere per ottenere un finanziamento pensionati.
Il pensionato può richiedere l’importo indistintamente presso un istituto bancario oppure una società finanziaria tenendo presente che il prelievo diretto sull’importo della sua pensione mensile non può eccedere un quinto del totale; che la durata del rimborso non può superare i dieci anni; che deve essere obbligatoria una copertura assicurativa per il rischio di premorienza del titolare della pensione.
L’INPS precisa che sono esenti da questa possibilità i titolari di pensioni sociali oppure di pensioni per invalidità civile.
In tutti gli altri casi il titolare della pensione deve richiedere la comunicazione di cedibilità della pensione nella quale, sarà indicato l’importo massimo della rata da rimborsare. Questa richiesta deve essere fatta personalmente dal titolare della pensione presso qualsiasi sede INPS e dopo va consegnata a chi concede il prestito.
L’INPS ha convenzionato alcuni Enti finanziari per agevolare i propri assistiti ma vediamo di seguito qualche offerta specifica da parte di istituti di credito di primaria importanza.
Un famoso istituto finanziaro ha uno speciale pensionati dedicato a tutti coloro che percepiscono la pensione dall’INPS anche se non sono clienti della banca. I dati essenziali sono:
la pensione non deve essere già gravata da cessioni del quinto;
l’età massima per la richiesta è di 78 anni non compiuti con il finanziamento pensionati che deve estinguersi comunque prima che il pensionato raggiunga 80 anni;
durata da 24 mesi minimo fino a 120 mesi massimo e con un importo da 4.800 euro fino a 52.000 comprensivi di tutti gli oneri connessi;
rata da un minimo di 100 euro mese fino a massimo di 1/5 della pensione netta indicata nella Comunicazione di Quota Cedibile dall’INPS di competenza;
copertura assicurativa.
Il tasso di interesse varia a seconda dell’età del richiedente e dalla durata del finanziamento.
Un altro istituto, invece, offre il programma ‘pensione dinamica’ che prevede un finanziamento fino a 90 mila euro e rate rimborsabili fino a 10 anni. Anche in questo caso la rata mensile del rimborso non deve mai essere superiore di 1/5 della propria pensione e la stessa deve essere versata direttamente dall’INPS con il quale, l'istituto ha contratto una nuova convenzione a tassi di interesse fisso estremamente vantaggiosi. Ma anche i titolari di pensioni appartenenti ad altri enti previdenziali, possono approfittare delle stesse condizioni.Un pensionato di 64 anni, potendo pagare una rata di 200 euro al mese di rimborso per 10 anni, potrà ottenere in cambio oggi, un finanziamento di 15.505 euro con un TAEG del 9,85% e TAN del 7,68%.
Anche una primaria finanziaria, apre la possibilità ai pensionati di accedere ai finanziamenti. Per poter avanzare la richiesta in una delle agenzie di zona bisogna avere un età non superiore ai 75 anni, risiedere nel territorio italiano ed avere il reddito dimostrabile attraverso il certificato della pensione. Anche in questo caso c’è un limite di età entro il quale deve essere saldato il debito.
Altri propongono il Superquinto INPS per il quale concede fino ad un massimo di 52.000 euro in 120 rate dove la stessa non può superare il quinto. Non servono garanzie patrimoniali o immobiliari e viene coperto da una ovvia polizza assicurativa.
Come per tutti gli altri istituti bancari, anche in questo caso occorre ottenere dalla propria sede INPS la dichiarazione della Cessione del Quinto.
Dello stesso tenore sono le altre offerte lanciate da Banche e da Istituto finanziari a proposito di prestiti e finanziamenti dedicati a persone della terza età che godono di una pensione che non sia solo quella definita sociale. I parametri possono essere lievemente differenti ma sottostanno ad un denominatore comune che prevede una soglia di età massima entro la quale terminare la restituzione del finanziamento ottenuto ed il pagamento dello stesso fino ad un massimo di 120 mesi con trattenuta diretta sulla propria pensione dopo che l’Ente previdenziale ha concesso la sua approvazione.
E’ questa una opportunità in più che ha coperto un vulnus che esisteva da sempre e che recitava che un pensionato, non poteva accedere più a taluni servizi e/o benefici (come un finanziamento ad esempio) in quanto persona non più attiva. Con questa evoluzione invece, tutti i pensionati possono ricorrere alla richiesta di un finanziamento pensionati per qualsiasi motivo, senza dover fornire spiegazioni o situazioni patrimoniali, ma esibendo il solo libretto INPS.