Come per un qualsiasi altro mutuo, anche quello dell'Inpdap, per esser concesso ad un cliente, necessita di alcune garanzie e di qualche requisito, affinché il mutuo possa esser ottenuto senza problemi: è bene quindi conosce entrambi i criteri, in maniera tale che la propria richiesta possa esser accettata e non scartata immediatamente. Innanzitutto, è bene sapere che, per poter richiedere i mutui Inpdap, bisogna esser dipendenti pubblici che svolgono il loro servizio da almeno tre anni: questo requisito è quindi quello basilare, in quanto se si è lavoratori da meno tempo rispetto quello richiesto, con un'alta percentuale di probabilità, il mutuo non verrà concesso a coloro che lo richiederanno. Se invece si è pensionati, per poter ottenere i mutui Inpdap è importante essere iscritti, da almeno tre anni, alla gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali: come nel caso precedente, è importante rispettare il lasso di tempo, ovvero i tre anni. Oltre a questo criterio, chi deve richiedere il mutuo deve assolutamente rispettate un altro requisito, ovvero il non esser proprietario di un altro immobile presente sul suo italiano: se si dovesse essere possessori di un'altra abitazione, sia che ci si abiti, sia che sia utilizzata per altri scopi, il mutuo non verrebbe concesso. Ovviamente, in questo caso vi sono delle eccezioni: se ad esempio l'immobile risulta esser a nome del proprio codice, o comunque non si figura come proprietari di quell'abitazione, il mutuo potrebbe esser concesso, sopratutto nel caso in cui il richiedente dovesse esprimere l'intenzione di creare una famiglia propria. Questi sono i requisiti necessari per poter richiedere i mutui: mancandone solo uno, come detto prima il mutuo potrebbe non esser concesso.
Se si rispettano i requisiti precedentemente citati quindi, si può procedere ad inoltrare la richiesta di mutuo: a chi deve esser spedita, e quali sono i documenti necessari per poterla inoltrare? Per richiedere il mutuo bisogna compilare l'apposita domanda che si può scaricare, in maniera del tutto gratuita, sul sito web dell'Inpdap: ovviamente, questa domanda dovrà esser accompagnata da altri documenti personali, come carta d'identità, codice fiscale e busta paga, in maniera tale che l'ente possa stabilire se concedere o meno il prestito a quel cliente. Non sempre però è possibile inoltrare la richiesta: questa infatti potrà esser inoltrata i primi dieci giorni di gennaio, oppure i primi dieci di maggio ed infine i primi dieci giorni di settembre, mentre per quanto riguarda la sede Inpdap alla quale dovrà esser inviata, essa risulta esser quella più vicina alla città nella quale si trova l'abitazione che si intende acquistare. In termini più semplici, se si vuole acquistare un'abitazione a Milano, la sede presso la quale dovrà esser inviata la domanda sarà proprio quella di Milano. Per quanto riguarda i tassi d'interesse, i mutui Inpdap possono avere due tipi di tassi differenti: il primo è quello fisso, che risulta esser pari al 3,75 percento mentre quello variabile è pari al tre percento e mezzo nel primo anno e successivamente, pari all'Euribor con maggiorazione di novanta punti.
I mutui concessi dall'Inpdap sostanzialmente, per quanto riguarda l'acquisto della casa, sono due, ed uno di essi è riservato all'acquisto o restaurazione della seconda casa: bisogna sottolineare come per seconda abitazione si intende non quella dove si ha la residenza, ma una casa occasionale, ad esempio una villetta estiva o simili. Il mutuo Inpdap per l'acquisto per la prima casa ha un importo massimo di tre cento mila euro, è può avere una durata minima di dieci anni ed una massima di quarant'anni, con intervalli di media durata di quindici, venti o venti cinque anni. Come spiegato prima, il tasso su questi mutui Inpdap può esser fisso, pari al 3.75 percento o variabile, con base del primo anno pari al 3.5 percento. La seconda tipologia invece, chiamata Mutuo Spensierato, ha un valore minimo di cinquanta mila euro ed uno massimo pari all'ottanta percento del valore della casa (ad esempio, ottanta mila euro se il valore della casa è cento mila euro), ed ha un tasso completamente differente: nel caso in cui lo si richieda per dieci anni, l'IRS è della stessa durata con spread del due percento e mezzo, mentre nel caso in cui si opti per i trent'anni di durata, ovvero quella massima, l'IRS è di trent'anni con spread 3.05 percento, stesso valore presente nel caso in cui la durata del mutuo sia di venti cinque anni. Lo spread sarà invece del 2.7 percento se durerà quindici anni e del 2.8 se durerà vent'anni: i requisiti per richiedere questo mutuo sono uguali a quelli per richiedere il mutuo per l'acquisto della prima casa.