Leasing immobiliare privati

  • Leasing immobiliare privati
  • Leasing immobiliare: cos'è'?

    In questi ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di leasing immobiliare privati, che rappresenta un'alternativa sempre più valida al mutuo.
    Ma cos'è il leasing immobiliare? E come funziona? La risposta è molto semplice: si tratta di un particolare contratto che prevede la costruzione o l'acquisto di un immobile da parte di un utilizzatore, il quale si impegna a versare periodicamente una somma di denaro e ad assumersi tutte le responsabilità derivanti dal deperimento dell'immobile.
    La quota versata dall'utilizzatore alla banca o all'intermediario finanziario che si occupa di far acquistare o far costruire l'immobile tiene conto non solo del prezzo di acquisto della casa, ma anche della durata del contratto di leasing immobiliare per privati, il quale può prevedere l'obbligo di riscatto dell'immobile da parte di colui che ne usufruisce.
    Cosa succede in caso di inadempienza? Il concedente avrà diritto alla restituzione della casa, ma dovrà corrispondere all'utilizzatore i soldi ricavati dalla vendita che deve avvenire, scomputando l'importo corrispondente ai canoni scaduti e non pagati fino alla risoluzione del contratto.

    A chi si rivolge il leasing abitativo: I vantaggi dal punto di vista fiscale

    Il leasing immobiliare privati rappresenta una delle più importanti novità della Legge di Stabilità dello scorso anno. Ma a chi si rivolge il leasing? E quali sono i principali vantaggi del leasing immobiliare per privati?
    I soggetti principalmente interessati a questo tipo di leasing sono 200mila giovani di età compresa fra i 30 ed i 35 anni ed altre 800mila persone di età superiore ai 35 anni, il cui reddito lordo si aggira fra 30.000 e 55.000 euro annui e che non possiedono ancora una casa propria.
    I vantaggi più importanti del leasing abitativo riguardano soprattutto la dimensione fiscale. In particolare:

    •  Per i giovani sotto i 35 anni con un reddito lordo non superiore ai 55.000 euro annui esiste la possibilità di detrarre il 19% dei canoni di leasing fino ad un massimo di 8.000 euro all'anno;
    •  Per coloro che invece hanno superato i 35 anni di età, la detrazione fiscale sui canoni viene diminuita fino a 4.000 euro annui, e fino a 10.000 euro sul riscatto dell'immobile.
    •  Questo tipo di contratto offre all'utilizzatore la possibilità di richiedere alla banca la sospensione del pagamento del canone sull'immobile in caso di perdita del posto lavorativo. La richiesta, tuttavia, non potrà essere accettata se l'utilizzatore della casa:
    •  Acquisisce il diritto di andare in pensione;
    •  Rassegna le dimmissioni dal suo posto di lavoro non per giusta causa;
    •  Rescinde il suo contratto lavorativo consensualmente con il suo titolare;
    •  Viene licenziato per giusta causa.
    E' inoltre fondamentale puntualizzare che si può richiedere di sospendere il pagamento del canone di locazione una sola volta per tutta la durata del contratto, e per un periodo non superiore ai 12 mesi. La sospensione, tuttavia, avviene senza la richiesta di garanzie aggiuntive e non determina l'applicazione di commissioni o spese di istruttorie.

    Le differenze le caratteristiche comuni tra leasing e mutuo

    Nonostante il mercato tenda a sottovalutarne l'economicità, recenti studi effettuati dagli esperti del settore dimostrano che il leasing immobiliare privati è più conveniente del mutuo. Ma quali sono i punti principali che li contraddistinguono? Cerchiamo di metterli a confronto:

    •  La prima differenza tra mutuo e leasing immobiliare è rappresentata dall'importo finanziabile: infatti, mentre il primo non permette di finanziare il 100% dell'immobile, il secondo consente di includere nel finanziamento, oltre al 100% della casa, anche l'arredamento;
    •  Un'altra differenza tra mutuo e leasing abitativo risiede nel fatto che, mentre con il primo è necessario disporre di una somma di denaro da versare in garanzia, con un contratto di leasing non sono richieste disponibilità economiche iniziali, ed il riscatto dell'immobile dovrà essere pagato solamente se si intende acquisirne la proprietà;
    •  Inoltre, se con il mutuo si diventa proprietari dell'immobile immediatamente, con il leasing si acquisisce la proprietà della casa solo nel momento in cui si decide di riscattarla, ma fino ad allora si rimane semplicemente utilizzatori dell'immobile. Ovviamente, se un utilizzatore decide di non comprare la casa, questa tornerà nelle disponibilità della società di leasing che gliel'ha concessa in locazione;
    •  Un ultimo fattore di distinzione tra mutuo e leasing immobiliare è dato dal fatto che per il primo è prevista l'accensione di un'ipoteca, mentre questo non si verifica nel secondo caso, comportando un risparmio in termini di spese notarili.
    •  Quali sono, invece, i fattori che accomunano queste due forme di finanziamento? Tra i principali, meritano particolare considerazione:
    •  La possibilità, in caso di difficoltà economica o di perdita del lavoro, di sospendere sia il pagamento del canone leasing (di cui abbiamo già parlato nelle righe precedenti), sia le rate del mutuo;
    •  Infine, analogamente a quanto previsto per gli interessi passivi sui mutui, anche con le quote del leasing è possibile ottenere un rimborso IRPEF (o nel 730).

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